Santiago de Cuba

Gli edifici in stile coloniale perfettamente conservati sono una delle caratteristiche principali della seconda città del paese

Santiago de Cuba

Chitarrista per le strade di Cuba - Fonte Pixabay Foto di GregMontani

Chitarrista per le strade di Cuba – Fonte Pixabay Foto di GregMontani – Blog lol.travel

 

Santiago de Cuba è la seconda città più grande dell’isola.

Perfettamente conservata, non presenta tracce di gigantismi immobiliari. Gli edifici sono bassi, con le tegole rosse, tanti balconi con verande, cancelli in ferro battuto e finestre di legno tornito.

Il suo centro si sviluppa attorno all’asse di El Bulevar, costituito dalle tre piazze di parque Ajedrez, parque Cespedes, e plaza Dolores.

La popolazione è mista, qui vivono spagnoli, indios, caraibici, neri africani, asiatici. A luglio qui c’è il Carnevale più folle del paese e le tradizioni culturali come musica e poesia non mancano.

Cosa vedere

Non si visita Santiago senza passare dalla cattedrale e dalla sua annessa piazza, situata nel pieno centro della città. Nella stessa zona troverete anche il museo Velasquez, che contiene opere di arte coloniale. Il museo Emilio Bacardi, gentilmente offerto dal magnate dell’omonimo Rum, è il maggiore museo artistico e storico della provincia di oriente. Qui i cimeli dei conquistadores si sprecano.

Vi piacerà tantissimo passeggiare per le strade dei quartieri vecchi che conducono al porto, teatro della vita sociale di Santiago. Proseguite poi il cammino nel quartiere del porto, per ammirare gli edifici coloniali. Se vi rimane tempo, vi consigliamo inoltre il Museo della caserma Moncada (episodio della rivoluzione cubana), e il Museo della lotta clandestina.

Spiagge

Per raggiungere le spiagge più vicine è necessaria l’auto, con la quale bisogna dirigersi verso sud.

  • La spiaggia di Siboney si trova ai piedi di un picco roccioso, in un angolo zeppo di palme di cocco. Una volta distesi sulla sabbia avrete la possibilità di gustare latte di cocco, rum e birra. Non ci sono alberghi, ma si può dormire e mangiare presso i privati.
  • La spiaggia di Daiquiri è un pochino più lontana, ed è famosa per essere il luogo dove è stato inventato il celebre cocktail.
  • Juragua invece è una spiaggetta tranquilla situata in una baia, ve la consigliamo perché è la meno affollata.

 

 

Mangiare e divertirsi

Da queste parti si può mangiare bene spendendo poco, senza andare al ristorante.
Infatti, se prestate attenzione, negli atri delle case sono allestite numerose bancarelle fornite di vari tipi di vivande.

Se preferite fare la spesa, lungo calle José Antonio Saco si trovano molti negozietti statali, come ad esempio Las Novedades.
Lungo l’avenida 24 de febrero troverete svariate bancarelle che vendono panini.

Da queste parti ci sono moltissimi locali dove bere qualcosa: una volta gustato il rum locale, ve ne dimenticherete molto difficilmente.

Uno dei posti migliori a tal fine, si trova proprio sotto il museo del rum: la Taberna del Ron. L’atmosfera è contraddistinta da vecchie botti e insegne intramontabili delle grandi marche.

Se dopo aver bevuto sentite il desiderio di ballare salsa e simili, sarete accontentati.

Passeggiando lungo le strade del centro vi capiterà di imbattervi in numerose bancarelle di artigianato locale.
In particolare vi consigliamo l’avenida Jesus Menendez e l’avenida de Los Libertadores.

Se cercate un mercatino molto caratteristico, ne troverete uno nei pressi della rotonda dell’hotel Santiago.

Per chi è sempre a caccia di libri antichi, consigliamo la libreria La Escalera. Ne è piena zeppa, specialmente di tomi scritti in spagnolo sulla rivoluzione e sulla musica.