Street food in Tunisia: cosa mangiare assolutamente

Che cosa mangiare in Tunisia? Ecco alcuni piatti "da strada" che dovreste assaggiare.

Città bianche, medine labirintiche, risvegli sul mare e tramonti infuocati.

La Tunisia è questo, e tanto, tanto altro ancora.
A cominciare da quei sapori pieni e corposi tipici del Nordafrica, da quell’incontro di profumi speziati che si innalza nell’aria e si insinua nei vicoli, da quei riti gastronomici che lo rendono meta prediletta di appassionati e buone forchette.
Questo post è dedicato a chi non teme le mani unte, a chi vivrebbe h24 di cartocci, a chi non cerca eleganti tavole imbandite a cui sedersi ma soffitti fatti di cieli stellati, ai fan del cibo democratico, quello che costa poco e riempie lo stomaco; street food e Tunisia, ovvero, un connubio perfetto.

Fritto, piccante e speziato: tre parole che riassumono l’anima dello street food tunisino.
Dal lablabi al brik, il cibo di strada è sicuramente il modo migliore per vestire i panni dell’insider, calarsi appieno nei sapori locali e farsi investire da quel senso di appartenenza che solo un cartoccio pagato pochi dinari può regalare. Chioschi che appagano ad ogni ora del giorno qualsiasi tipo di desiderio gastronomico, da colazione a cena: ecco i nomi da segnare, lo street food da assaggiare assolutamente durante un viaggio in Tunisia.

Datteri

In questo viaggio alla scoperta dello street food tunisino non possono mancare loro, i datteri. Si trovano ovunque e già a partire da ottobre le bancarelle di frutta e verdura sono un tripudio di rami di palma carichi di questo dolcissimo frutto. Comprateli a peso o nelle tradizionali confezioni di cartone, perfetti come ‘passatempo’ da passeggio e come graditissimo souvenir.datteri Tunisia

Lablabi

Partiamo dal must, il lablabi, un piatto così popolare da essere assolutamente bandito dai ristoranti. Arrivati ad uno dei tanti chioschi in cui viene servita questa saporitissima zuppa, sappiate che dovrete autogestirvi: prendete una scodella di terracotta, spezzettateci all’interno una generosa quantità di pane raffermo e mettetevi in fila per completare il tutto con un bollentissimo mestolo di zuppa di ceci e una generosa dose di harissa (salsa tipica a base di peperoncino rosso fresco, aglio, olio d’oliva, coriandolo o cumino), succo di limone, cumino e olio d’oliva. A personale discrezione può seguire l’aggiunta di capperi, olive, tonno e uovo crudo. Il lablabi è un rito quotidiano di migliaia di lavoratori, studenti e pendolari, da consumarsi rigorosamente in piedi.

Brick à l’oeuf

Arrivati in Tunisia lo vedrete praticamente ovunque. Parlo del brick à l’oeuf, una leggerissima sfoglia fritta triangolare farcita – nella versione classica – con patate lesse, tonno, capperi e un uovo, il cui tuorlo durante la frittura rimane totalmente liquido. Nelle altre varianti l’uovo, vero protagonista di questo ottimo snack da passeggio, può essere accompagnato da carne, pesce o verdure. Fritti sul momento vanno ovviamente consumati fumanti, con le mani e con la consapevolezza che dopo il primo morso alla sfoglia croccante arriverà il momento di bere il tuorlo.

Chapati

Per un viaggiatore salutare la Tunisia pensando di dover dire addio al chapati è una delle ingiustizie più grandi: trattasi di una sorta di gustosissima piadina tagliata in due e farcita con l’immancabile harissa, una sottilissima omelette, tonno, insalata e formaggino. A seconda dei gusti può essere farcita con gli ingredienti più disparati.

Mtabga

Altro protagonista dello street food made in Tunisia è il mtabga: la piadina, che ricorda quella del chapati, viene farcita in queso caso con salsa di pomodoro piccante e pepe verde. Per assaggiare il miglior mtaga del paese dovrete arrivare a sud, area nella quale è nato.

Doigts de fatma

Piccoli e unti al punto giusto, i doigts de fatma (le dita di Fatima) uniscono il desiderio di fritto a quello di carne: si tratta, difatti, di piccoli brick a forma cilindrica o triangolare ripieni di carne macinata e spezie.

Bambalouni

Passiamo al dolce e partiamo dai bambalouni, tipica ciambella fritta cosparsa di zucchero. Il consiglio è di concedersela di prima mattina con un velo di marmellata locale o di accompagnarla ad ogni ora del giorno con una tazza di tè alla menta con i pinoli. Location ideale per perdersi nella contemplazione metafisica di questo dolce street food sono le strade bianche e azzurre di Sidi Bou Said, bellissimo paese a strapiombo sul mare nel quale vi imbatterete – a pochi passi dal famoso Cafè des Nattes – in un chiosco di bambalouni a dir poco strepitosi.

Samsa

Dopo la versione originale e salata del brick, ecco quella che soddisferà i palati votati al dolce: il samsa è un piccolo dolce dalla sfoglia fritta e croccante farcito con pasta di mandorle.

  1. parlando di tunisia ,io non posso permettere che venga dimenticato il buonissimo e chef teje piatto composto da peperoni friarielli verdi fritti zucchine tagliate piccolissime ,patate tagliate molto picccole pomodori rossi tagliati a meta e fritti anch,essi come tutto il resto uniti ad un sottile e gustoso omelet alla cipolla il tutto mixato e gustato in un freschissimo e scrocchiarello francesino appena sfornato.

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