Tuscia: cosa vedere

Quando si parla di Tuscia si intende il territorio dell’Alto Lazio, al confine con Toscana e Umbria, anche se fino all’ottocento il termine era usato per indicare l’antica Etruria, cioè la terra degli Etruschi. In particolare, la provincia di Viterbo è il fulcro di un bellissimo entroterra non ancora preso dall’assalto dal turismo di massa.
Ecco alcune tappe che amerete.

Viterbo

Questo capoluogo laziale è anche detto La città dei Papi perché tra il 1257 e il 1281 fu residenza pontificia. Da non perdere, quindi, il Palazzo dei Papi, con la sua imponente Sala del Conclave, oltre che il Duomo e il bel centro storico, in particolare il quartiere San Pellegrino, che conserva ancora i palazzi del 1200. A pochi chilometri dalla città vi è Villa Lante, con i suoi bellissimi giardini manieristici, con fontane e giochi d’acqua. Notevole anche Palazzo Farnese a Caprarola, uno tra i più bei palazzi rinascimentali italiani. Infine, Viterbo è anche una città termale: che cosa c’è di meglio che rilassarsi alle Terme dei Papi?

 

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Civita di Bagnoregio

Nonostante si tratti di una location mediamente affollata, alla Città che muore dovete andare anche voi! Si trova nella Valle dei Calanchi, della quale potrete avere una splendida vista anche dal paesino di Lubriano. L’area è geologicamente particolare: il terreno argilloso comporta cambiamenti repentini del paesaggio, e forse è proprio il senso di precarietà che conferisce la magia a questo luogo. Civita di Bagnoregio si trova infatti issata su di uno sperone di tufo fortemente soggetto ad erosione, ed è collegata alla cittadina di Bagnoregio tramite un lungo ponte pedonale, attraversato il quale vi ritroverete in una dimensione quasi onirica, fatta di romantici scorci e adorabili gatti.

 

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Bosco del Sasseto

Si tratta di una piccola perla nell’alto viterbese: un bosco incantato, quasi una location da film fantasy (anzi: è davvero una location da film. Ad esempio vi sono state girate alcune scene de Il racconto dei racconti, di Matteo Garrone). Si tratta di un bosco spontaneo che si trova al di sotto del Castello di Torre Alfina, nel punto dove Lazio, Umbria e Toscana si incontrano. Al suo interno alberi secolari, dalle forme maestose e contorte, e, a terra, grandi sassi lavici ricoperti di muschio. E nel cuore del bosco il monumento funebre di Edoardo Cahen, il nobile proprietario che forse più amò questo luogo.

 

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Il parco dei mostri di Bomarzo

Questo incredibile bosco sacro si trova nei pressi dell’omonimo borgo e vanta una storia affascinante. Fu progettato nel XVI secolo dall’architetto Pirro Ligorio, commissionato dal principe Vicino Orsini. Consta di splendidi giardini all’italiana, ma quello che ne fanno un luogo speciale, a tratti esoterico, sono le enigmatiche sculture rappresentati draghi e figure mitologiche, recanti misteriose incisioni.

 

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Tuscania

Bel borgo medievale tutto da esplorare, Tuscania è anche un tuffo nell’antichità. Sono disseminate un po’ per tutti i dintorni delle suggestive necropoli etrusche. La necropoli Madonna dell’Ulivo si trova a un paio di chilometri dal centro abitato e offre anche un bel panorama su tutta la valle. La tomba più suggestiva della necropoli è probabilmente la Grotta della Regina. I corredi funebri si trovano invece al Museo Archeologici della città.

 

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Laghi di Vico e Bolsena

In provincia di Viterbo, vi sono almeno due laghi degni di nota. Il lago di Vico offre uno dei panorami lacustri più incontaminati dello stivale, con le foreste che ricoprono i crinali che circondano il lago, i canneti e la palude e i loro preziosi ecosistemi. Il lago di Bolsena invece è il più grande lago europeo di origine vulcanica. Sulle sue rive sorgono anche dei centri abitati da visitare, come la stessa Bolsena che dà il nome al lago; Marta, paese di pescatori; Montefiascone e i suoi vini. Una sosta al lago è l’ideale per un po’ di sport o di relax, magari di fronte a un bel tramonto.

 

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