Se cercate una vacanza nella quale assaggiare un vino dal sapore unico, ammirare le affascinanti movenze del flamenco e magari sfogare la vostra passione per le moto, potreste pensare a un viaggio in Andalusia e precisamente a Jerez de la Frontera, magari in occasione del Motomondiale.
Al Circuito di Jerez de la Frontera si svolgono alcune importanti gare. Solitamente a primavera (nel 2016 dal 22 al 24 aprile) si corre il Motomondiale, con i bolidi della MotoGp e la sfida fra i campioni italiani come Valentino Rossi contro i rivali spagnoli ospiti di casa. In autunno, invece, solitamente è la volta della Superbike (nel 2016 dal 14 al 16 ottobre).
Anche se per gli italiani sono tappe lontane, tuttavia le gare di Jerez possono essere l’occasione per scoprire questo territorio. Non ultimo, il costo dei biglietti per le gare in Spagna è spesso più basso rispetto all’Italia.
Ecco quindi alcune tappe fondamentali per un tour in questa parte dell’Andalusia, scoprendone le sue arti e i suoi tesori.
Jerez: sherry, flamenco, cavalli e moto
Sono appunto quattro le caratteristiche principali che fanno di Jerez una meta che merita un viaggio: è la patria del vino sherry, un centro importante del flamenco ed è sede sia della Real Escuela Andaluza del Arte Equestre, sia del Circuito de Alta Velocidad de Jerez.
Sherry, un vino inebriante
La parola “sherry” deriva dal nome antico di Jerez. Si tratta di un vino liquoroso: non è prodotto con il metodo usuale dei vini ai quali siamo abituati, ma prevede una “mutizzazione”, cioè la fermentazione viene fermata con l’aggiunta di un distillato di vino, che ne aumenta il grado alcolico. A seguire lo sherry matura con il metodo “criaderas y soleras“, nelle caratteristiche botti sovrapposte. Queste botti non vengono riempite del tutto, per permettere la formazione di un tappeto di lieviti, il “flor”, che dà al vino il suo odore e sapore caratteristici. Il prodotto finale viene assemblato prendendo del vino dalle botti in alto e mettendolo in quelle più in basso, a scendere, per questo lo sherry che troviamo in bottiglia non ha l’annata, essendo un insieme di vini di più annate.
Ci sono diversi tipi di sherry, e non è facile districarsi! Uno dei più famosi in Spagna è secco e chiaro: si tratta del Fino, un classico per l’aperitivo. E’ un vino che non incontra solitamente il gusto degli italiani, i quali apprezzano più altre tipologie. Come il Pedro Ximénez, molto dolce, prodotto con le uve passite. Nel dubbio, assaggiatene diversi tipi (come l’Oloroso, l’Amontillado o il Cream) nei tabancos (locali tipici) della zona insieme agli stuzzichini, le classiche tapas. Alcuni locali sono così caratteristici da non sembrare veri e i prezzi per mangiare e bere solitamente sono più che vantaggiosi.
Nelle cantine (bodegas) di Jerez e dintorni è possibile vedere come viene prodotto questo vino ed è possibile assaggiarlo. Si possono visitare le cantine più piccole oppure quelle più grandi e famose. Fra queste ultime c’è quella di Sandeman (la stessa marca produce anche il Porto) e la González Byass. Quest’ultima porta i visitatori in giro con un simpatico trenino e le botti sono firmate da personaggi famosi (come Ayrton Senna, Orson Welles, Steven Spielberg…) e dalla famiglia reale spagnola. La González Byass è produttrice del Tio Pepe, il cui simbolo è l’omino-bottiglia che si trova alla Puerta del Sol di Madrid e sulla torre radio del circuito di Jerez.
Il coinvolgente flamenco
Il flamenco non è solo danza: è una musica e un insieme di arti che in questa terra hanno il loro cuore pulsante. Il flamenco affonda le sue radici in diverse culture: i Mori, gli Ebrei e naturalmente i Gitani.
A Jerez de la Frontera ci sono diverse scuole e specialisti della danza del flamenco. E’ possibile partecipare a cene con a seguire esibizioni di flamenco nelle tabernas, locali tipici molto piccoli e pieni di calore. Se si è fortunati, è possibile assistere a dimostrazioni in strada nelle principali città turistiche, dove vendono anche i colorati abiti da flamenco. Quelli di buona qualità, però, hanno prezzi molto elevati a causa della fattura e dei materiali molto preziosi.
La danza dei cavalli
A Jerez ha sede la Real Escuela Andaluza del Arte Equestre, dove ogni giorno si svolgono spettacoli dei tipici cavalli andalusi, una razza fiera, coraggiosa e molto elegante. In particolare lo spettacolo “Cómo bailan los caballos andaluces“ è una danza di questi splendidi animali. Si tratta di uno spettacolo molto particolare, ma che tuttavia permette di scoprire un lato unico di questa terra. Alla Real Escuela è possibile visitare il Museo del Arte Ecuestre e il Museo Del Enganche. Il primo, interattivo, permette di conoscere la storia, gli usi e le curiosità sul cavallo in tutto il mondo. Il secondo è dedicato a carrozze, finimenti e altre attrezzature
Il tempio della velocità: il circuito
Dopo la danza del flamenco e il balletto dei cavalli, agli appassionati di motori Jerez offre un palcoscenico anche per un altro genere di spettacolo: quella della velocità. Il circuito di Jerez (Circuito de Alta Velocidad de Jerez), oltre a ospitare diverse gare, prove e test, ospita al suo interno un Museo dove si trovano cimeli (come moto, caschi e tute) dei piloti che hanno corso su quelle curve. Una particolarità: il museo riproduce il tracciato del circuito, dove i visitatori camminano in un viaggio alla scoperta del mondo della velocità.
Orologi e non solo: gli altri tesori di Jerez
Per i curiosi e gli appassionati degli oggetti preziosi, Jerez ospita il Museo de la Atalaya con il Palacio del Tiempo. Si tratta di una collezione di orologi da tavolo e pendoli, gli “antenati” di quelli da polso. Provenienti da tutto il mondo, la maggior parte sono opere d’arte fatte con materiali preziosi, che rispecchiano il gusto del tempo. E’ affascinante anche il solo camminare per le stanze seguiti dal ticchettare dei segnatempo, che hanno un addetto incaricato solo di regolarli.
Oltre a perdersi per i vicoli e le strade del centro, sbirciando dentro alle case con le tipiche ceramiche, si può visitare la maestosa Cattedrale di Jerez de la Frontera (o almeno dare una occhiata agli esterni).
Oltre Jerez de la Frontera
Dopo qualche giorno a Jerez di giravolte fra gare, vino, flamenco e cavalli, in Andalusia le altre tappe obbligatorie sono Cadice, la bianca città sull’Oceano Atlantico, e naturalmente la meravigliosa Siviglia, anche perché in quest’ultima città atterrano molti dei voli da e per l’Italia.
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