Ho spesso trascurato le gite fuori porta in autunno, ma ho fatto male. Se la voglia di stare nella natura preme di più in primavera, anche l’autunno, se soleggiato, regala grandi soddisfazioni. Fare scorta di sole e di colori prima dell’inverno padano è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire.
Ecco cinque spunti per gite fuori porta, in mezzo alla natura, nel centro Italia. Potrebbe essere l’ultima occasione dell’anno per dilettarvi nella preparazione di finger-food per pic-nic, approfittatene. 😉
Gran Sasso – Abruzzo
Il viaggio più bello nell’aquilano l’ho fatto con due amici del luogo, in compagnia del libro che hanno curato assieme: Statale 17.
Se vi recate in zona, fate un giro al Parco del Gran Sasso. Che scegliate una gita in bici sul lungolago di Campotosto o un trekking a Campo Imperatore, un pic-nic di arrosticini innaffiati da un bel Montepulciano, renderà la vostra gita gustosissima.
Vi consiglio anche di fermarvi lungo le strade, di scovare antichi tratturi e chiesette rurali, di visitare i borghi: molti di questi, e non solo quelli colpiti dal sisma, sanno di abbandono e di emigrazione, ma non per questo avvertirete meno la vita e la bellezza che si nascondono tra le case diroccate, in un gattino che sbuca tra le macerie, una rigogliosa pianta di fico, un decoro che testimonia un glorioso passato.
Rocca Calascio, Navelli, San Pio delle Camere e Bominaco sono tra quelli che ho preferito. Se andate a Bominaco, cercate una guida che vi apra l’oratorio di San Pellegrino: all’interno vi sono bellissime pitture medievali.
Foreste Casentinesi – Toscana
Il Casentino si trova tra la Romagna e la Toscana e più precisamente tra la provincia di Forlì-Cesena, quella di Firenze e quella di Arezzo. Ci sono diversi luoghi dove potete fermarvi per un weekend all’insegna delle passeggiate, del silenzio e della natura.
Due posti molto belli e tra loro abbastanza vicini, nel basso casentino, sono Camaldoli e Chiusi della Verna. Entrambi sono luoghi di meditazione e silenzio, circondati da boschi dove si possono fare camminate suggestive e non necessariamente impegnative. Peraltro, in entrambi i complessi monastici, è possibile osservare i migliori bassorilievi dei Della Robbia.
Tra il monastero e l’eremo di Camaldoli, vi è un facile percorso circolare. L’eremo si trova in una posizione più sopraelevata. Ad intervalli regolari vi sono brevi visite guidate a offerta libera, che vi mostreranno le celle dei frati (da fuori), la cella di san Romualdo, fondatore della comunità eremitica, e la chiesa in stile barocco napoletano (curioso, in un contesto tanto semplice). Scendendo a piedi al Monastero, potrete fermarvi lì a pranzo (su prenotazione) e visitare l’antica farmacia dei frati.
Nell’alto Casentino, potete farvi un trekking autunnale all’Acquacheta o una gita alla diga di Ridracoli. Se viaggiate con bambini, portateli anche all’Idromuseo, la cui visita è compresa nel biglietto alla diga. Molto ben fatto e anche un po’ sottovalutato.
Parco del Subasio – Umbria
La scorsa primavera ho percorso un piccolo itinerario umbro ad Assisi e dintorni: nella mezza stagione è una visita da considerare, perché offre l’alternativa culturale e quella paesaggistica, e se piove non va affatto male.
Assisi non ha bisogno di presentazioni: fu la città di San Francesco e di santa Chiara e vi trovate numerosi luoghi non solo di meditazione, ma anche grande valore artistico e architettonico. Potreste visitare anche Spello, Nocera Umbra, Rivotorto, Santa Maria degli Angeli, che sono bei borghi nei dintorni.
Se il meteo permette qualche camminata, visitate l’Eremo delle Carceri: vi viveva San Francesco e attorno c’è un bel bosco di lecci, con diversi, semplici sentieri segnalati, dove si può godere di un meditativo silenzio.
Sul Monte Subasio invece godrete di una vista imponente, e potrete osservare fenomeni carsici come doline, mortai, inghiottitoi.
Parco di Bomarzo – Lazio
Nella zona di Viterbo, non lontano dal Lago di Vico e dal lago di Bracciano, vi è il Parco dei Mostri di Bomarzo: trattasi di un parco naturale di circa tre ettari, che ospita una serie di opere monumentali che ritraggono mostri, simboli e divinità.
È un luogo abbastanza particolare, fatto ideare nel 1547 da un principe locale, per in onore della moglie o come percorso iniziatico. La maggior parte delle sculture qui contenute, risultano enigmatiche: vi è una casa pendente, maestose statue rappresentanti simboli e divinità classiche, un grande mascherone che sembra emergere dalla terra, un tempio e un mausoleo.
Parco del Carnè – Emilia Romagna
Questo è un luogo a me molto familiare, praticamente casa…ma non ve lo consiglio solo per questo.
Il parco del Carnè si trova nel comune di Brisighella, l’ultimo comune della Romagna, poco prima della provincia di Firenze.
Brisighella è uno tra i più bei borghi italiani e la sua particolarità sono i tre piccoli colli che la sovrastano: se arrivate dalle campagne faentine o dalla provincia di Firenze, osservate i colli attentamente: vi sembrerà di vederli muovere. In cima ai colli, rispettivamente: il santuario del Monticino, la Torre dell’Orologio, la Rocca Veneziana. Salendo ai colli si gode di una bella vista sulla valle del Lamone.
Al Parco del Carnè, sulla vena del gesso, potete scegliere sentieri più o meno impegnativi, ma anche percorrere la ciclovia del parco con la mountain bike.
Non mancate una visita alla grotta Tanaccia (su prenotazione): uno speleologo vi farà scendere, muniti di un’attrezzatura che i bambini adoreranno, nel ventre della montagna, portandovi, in piedi o a gattoni, alla scoperta di stalagmiti, stalattiti, sale, cunicoli. Chiedete di visitare anche la Cava Marana: si trova a pochi metri di distanza ed è una miniera dismessa, di facile percorrimento, molto affascinante.