Conosciuta come “Città Bianca” per la sua architettura in sillar, una roccia vulcanica di colore chiaro, Arequipa, in Perù, risplende anche grazie al sole che la bacia praticamente sempre. Situata all’ombra del vulcano Misti, nella valle del fiume Chili, tra campi verdi e fertili e riconosciuta come Patrimonio Unesco , è un gioiello dell’architettura coloniale.
Il suo centro storico mostra segni evidenti dell’eredità precolombiana, coloniale ed evangelica, ma anche un carattere tipico della geografia locale e paesaggi mozzafiato. Le sue costruzioni sono un mix tra tecniche architettoniche ispaniche, decorazioni andine e utilizzo del sillar, pietra che si trova in abbondanza nei dintorni, che regala alla città uno degli stili più particolari che si possano trovare nelle Ande meridionali.
La regione di Arequipa ha una geografia molto varia: dal deserto costiero fino alle Ande, raggiungendo grandi altitudini come il monte Ampato e i vulcani Chachani e Misti. Ci sono anche due tra i canyon più profondi, il Cotahuasi Canyon e il Colca Canyon.
Il clima della zona di Arequipa spazia dal semi-arido al temperato con una temperatura massima di 22.7° e una minima di 9.2°C. La stagione delle piogge dura da gennaio a marzo.
La cucina di Arequipa, che deriva dalla mescolanza delle culture andina e spagnola, si avvale dei migliori prodotti naturali della zona ed è rinomata per la varietà delle ricette e dei sapori.
Il Rocoto Rosso, tipica coltivazione di peperoncino, è uno degli ingredienti principali di questo tipo di cucina che, negli ultimi anni, ha visto l’introduzione di nuovi alimenti, locali e importati, da parte degli chef della zona.
La città è orgogliosa di aver dato i natali ad alcuni importanti pittori, artisti e fotografi peruviani. Il centro storico è pieno di piccoli e grandi negozi dove acquistare oggetti d’arte moderni e tradizionali, come quadri, sculture in sillar, raffinati ricami e tessuti di alpaca.
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