Alcune tra le spiagge più belle del mondo le ho viste ad Aruba.
Questa piccola isola al largo del Venezuela, meta di croceristi e di coppie in luna di miele, è nota infatti per il mare cristallino, il clima perfetto e le spiagge da sogno. Ma quella che viene definita “happy island”, isola felice, con le sue 52 settimane di sole all’anno, offre molto di più a chi come me vuole andare oltre al relax sulla sabbia. L’isola è molto vivace e ospita costantemente grandi eventi sia sportivi, come gare di corsa, triathlon e windsurf, sia culturali, come festival di jazz o musiche tradizionali. Non importa in quale mese dell’anno arriviate ad Aruba: troverete sempre curiosi eventi da scoprire, anche settimanali, come il festival folkloristico Bonbini o quello gastronomico Carubbian. Ma il fascino dell’isola non si ferma a queste attrattive. Ad Aruba ci sono tanti luoghi da vedere e oggi vi porterò con me per scoprirne 5 molto particolari.
Le formazioni rocciose di Ayo
Nella zona di Ayo, non lontano dal centro dell’isola di Aruba, si trovano gigantesche formazioni rocciose tra i cactus. Questi impressionanti cumuli di rocce accatastate in una zona pressoché pianeggiante danno un senso di mistero e di imponenza totalmente inaspettato. Camminando lungo un piccolo sentiero tra arbusti e piante grasse si trovano queste rocce dove è ancora possibile vedere gli antichi graffiti degli indigeni Arawak. Questi indigeni venivano qui per sentire l’arrivo dei temporali e per compiere rituali religiosi. Proseguendo nel sentiero si arriva ai Casibari Boulders, decisamente la formazione rocciosa più imponente. Camminateci dentro e anche voi come me rimarrete estasiati dalla grandezza di questi massi che sembrano appoggiati l’uno all’altro per magia. E non dimenticate di salire fino in cima, per scattare foto panoramiche indimenticabili della pianura circostante e del monte Hooiberg. Se siete fortunati, in una bella giornata col cielo limpido riuscirete anche a vedere la costa del Venezuela.
Snorkeling tra i relitti
Che il mare ad Aruba sia cristallino lo sapete già; allora perché non approfittarne per fare un po’ di snorkeling? Con maschera e boccaglio potrete ammirare tanti pesci, tante stelle marine, ma non solo: potrete anche vedere immergervi tra relitti sommersi, e vi assicuro che è qualcosa di estremamente magico. Il relitto più famoso intorno ad Aruba è l’Antilla, affondata di proposito dall’equipaggio tedesco che non voleva consegnarsi ai nemici olandesi durante la seconda guerra mondiale. Lungo 122 metri, ora ospita pesci, alghe e coralli. E se siete sub esperti, ad Aruba oltre ai numerosi relitti di imbarcazioni troverete anche qualcosa di inaspettato: due relitti di aerei, affondati di proposito per creare una barriera corallina.
Il Museo Archeologico Nazionale
Nella capitale di Aruba, Oranjestad, si trova un piccolo museo archeologico molto ben curato, dove tra le sale interattive si può scoprire la storia dell’isola e dei suoi abitanti. L’edificio che lo ospita è storico ed è stato restaurato di recente per includere un bar, un auditorium e alcune gallerie per le mostre temporanee. Nelle sale del museo si possono trovare oltre 10.000 reperti della cultura amerinda fatti di ossa, pietra, vetro, gesso e conchiglie. Passeggiando tra le teche si possono anche ammirare ricostruzioni dei diversi momenti della vita degli indigeni, come i riti sacri, gli scambi con altre culture e le tradizioni domestiche. Io sono rimasta particolarmente affascinata dai pannelli relativi al papiamento, la lingua creola locale che ha avuto forti influenze spagnole, portoghesi e olandesi.
I resti della fonderia d’oro a Bushiribana
Nella costa nord di Aruba si possono vedere i resti di una antica fonderia d’oro, della Aruba Island Gold Mining Company Ltd, risalente al 1872. Questo edificio venne sfruttato solo per una decina d’anni, poi venne abbandonato, e tuttora le sue pareti rocciose contrastano con il bianco della sabbia circostante. Vale la pena farci un salto per entrare dentro e sognare per un attimo di essere stati dei cercatori d’oro del secolo scorso!
Un giro nelle grotte tra i pipistrelli
Nel Parco Nazionale di Arikok si trovano 3 grandi grotte: Guadirikiri Cave, Fontein Cave e the Huliba Cave. Gli indigeni Arawak le conoscevano e le usavano per nascondersi dai nemici e per svolgervi riti sacrificali, e ancora oggi si possono vedere le incisioni rupestri che testimoniano il passaggio di questa tribù. Le grotte hanno buchi in superficie che qua e là fanno entrare la luce del sole e creano affascinanti giochi di luce. Nelle parti più buie vivono i pipistrelli, che hanno paura dell’uomo e non sono pericolosi.
Allora, vi aspettavate di trovare dei luoghi così curiosi da visitare ad Aruba?