Giardini esoterici e storie di templari, architetture stravaganti e castelli moreschi…
Queste sono solo alcune delle meraviglie di Sintra, una piccola cittadina situata a 30 km dal centro di Lisbona, nel bel mezzo di una collina vista oceano con un clima eccezionale da permettere la crescita di una ricchissima e fitta vegetazione, tale da essere definita da Lord Byron, un piccolo Eden.
Preparatevi a entrare dentro una di quelle fiabe con castelli imponenti, foreste da attraversare e tesori misteriosi, d’altra parte lo stesso Andersen autore delle fiabe che ci hanno fatto crescere, amava soggiornare qui alla ricerca d’ispirazione. Anche per voi sarà amore a prima vista!
Potrete arrivarci in macchina o in treno da Lisbona, in una quarantina di minuti, partendo dalla stazione del Rossio (ce n’è uno ogni 20 minuti circa),
Così vicina ma così diversa dalla più caotica e vivace Lisbona, la visita di Sintra merita come minimo una giornata. Prendetevela tutta, scarpe comode ai piedi e camminate in mezzo al suo lussureggiante paesaggio, oggi patrimonio dell’Unesco.
Il centro di Sintra è un borgo di stradine intricate fiancheggiate da negozi turistici, poco distante dalla stazione. Non perdeteci troppo tempo se non per sedervi ai tavolini del celebre “A Pirinquita”, famoso in tutto il Portogallo (e lo capirete dalla fila!) soprattutto per il travesseiro, una bomba calorica a base di pasta sfoglia arrotolata sette volte, ripiena di crema di mandorle e rosso d’uovo: vi servirà per scarpinare fino in cima all’antichissimo Castello dos Mouros. Mentre camminate, con il naso all’insù, godetevi questo segno imponente della dominazione araba che svetta dalla collina più alta del circondario.
Consiglio: considerate l’idea di arrivarci attraverso un bellissimo trekking, di circa un’ora, in mezzo ad una rigogliosa foresta di rocce e querce.
Una volta arrivati, se vi rimane ancora un po’ di fiato salite sul camminamento delle mura perfettamente conservato, liberate lo sguardo e assaporate la vista dell’oceano. L’alternativa più rapida (e comoda) è il bus 434 che vi permette, con 5 euro, di raggiungere anche lo stravagante Palacio da Pena; l’impressione è quella di un castello costruito con i mattoncini Lego per i suoi colori azzardati e l’architettura spregiudicata. Visitandolo, scoprirete che è stato realizzato nel 1840 come residenza estiva dei regnanti portoghesi: qui ho collezionato fotografie delle sue innumerevoli stranezze tra statue mostruose, minareti moreschi e torrette di avvistamento.
I biglietti d’ingresso costano sui dodici euro in base alle varie opzioni (palazzo+parco, qualcosa in più se scegliete anche di vederli internamente), forse un po’ cari, ma vale la pena spenderli per queste meraviglie di architettura.
Altro consiglio: non lasciate questo posto prima del tramonto, i cromatismi del palazzo saranno amplificati dalla luce del cielo portoghese.
Ritornando a valle, l’autobus vi lascerà nei pressi del Palacio Nacional, verrete colpiti dai due giganti camini cuspidati, che ho saputo venivano usati per cucinare animali interi! Da qui proseguite cercando la Quinta de Regaleira, un palazzo che riconoscerete perché sembra un castello di sabbia, un mix di gotico, egiziano, moresco e rinascimentale, ma è il terreno attorno alla tenuta la vera avventura. Lasciate da parte la cartina e perdetevi nel suo giardino immenso alla ricerca di simboli esoterici e presenze dei templari tra statue, laghetti, grotte, labirinti, tempietti, e altre esuberanze come addirittura un acquario. Lasciatevi condurre dagli enigmatici tunnel sotterranei che collegano diversi punti del parco fino a due stranissimi pozzi a spirale. Sarà come tornare bambini! Il biglietto comprende la visita al palazzo e al giardino e solo questa meriterebbe una giornata intera.
Nei dintorni
Le meraviglie di Sintra non si fermano qui, se avete un’altra mezza giornata a disposizione merita una visita anche la Residenza Monserrate in stile arabesque e il suo fantastico parco, curatissimo, con piante esotiche e rare da tutte le parti del mondo e un curioso giardino messicano.
Altra tappa che vi resterà nel cuore e poco distante da qui è Cabo de Roca, che potrete raggiungere con il bus 403 direzione Cascais. Eccovi davanti al punto più ad ovest del continente europeo: qui, in cima alle altissime scogliere, a picco sull’oceano, all’ombra del piccolo caratteristico faro, potrete ammirare un’orizzonte senza limiti, e allora la vostra anima sarà colta per un momento da quell’inspiegabile nostalgia della bellezza, che i portoghesi chiamerebbero…saudade!
Chi è Valentina Ghini
Chi ha il cuore inquieto ha buone braccia per i traslochi: dopo una vita tra Bologna, Milano, Bruxelles a studiare comunicazione e scrivere, finalmente Valentina trova una città in grado di adottarla: Rimini. Qui si fidanza, si sfidanza, scrive per giornali locali, dopo anni di carta stampata capisce la potenza del web, e ora sta umilmente cercando di impararne i segreti, con un’avventura che si chiama Camminate Fotografiche. Lavora nel sociale, ama le mattine con l’odore della salsedine che entra dalla finestra, camminare in cresta, i temporali perché come nella vita poi torna il sereno, fotografare i tramonti. Crede fermamente nella filosofia del bagaglio a mano: viaggiare leggeri, essere leggeri, vivere leggeri. Quando non lavora, dà voce alla sua saudade nella musica suonando il basso elettrico in un gruppo e togliendo gioia ai suoi vicini con improvvisazioni in mi minore.