PANTELLERIA
L’isola di Pantelleria, in provincia di Trapani, si trova a Sud della Sicilia tra Italia e Tunisia (a 70 Km dall’Africa e 110 Km dalla Sicilia) e così come tante altre isole Siciliane è di origine vulcanica.
Ci si può arrivare in aereo dai principali aeroporti Italiani, con voli interni da Palermo o in nave o aliscafo da Trapani.
Ancora oggi essa presenta un vasto assortimento di fenomeni secondari di vulcanesimo, dai ‘favare’ (getti di vapore bollente a circa 100 °C provenienti dai crepacci), ai ‘bagni asciutti’ o ‘stufe’, (grotte naturali con emissione di vapore) e i ‘buvire’ (pozze d’acqua salmastra con temperature fino a 70 °C), e sorgenti termali di ogni tipo.
La sua posizione molto vicina all’Africa può far credere che abbia un clima torrido e caldo, ma la sua esposizione alle correnti e la sua folta vegetazione la rendono mite tanto da permettere la coltivazione diuva, capperi e olive.
Anche se appartenente all’Italia, l’isola di Pantelleria è orgogliosa della sua precedente influenza Araba.
Attualmente sta diventando una vera destinazione chic con le sue colline e campagne sorprendenti, e le sue caratteristiche case bianche di Dammuso (case rustiche, ma ben rifinite affittare d’estate ai turisti).
Ci sono undici villaggi e molte case sparse, la maggior parte di loro sfoggiano muri quadrati e spessi con tetti a forma di cupola, di origine araba ( i dammusi).
Gli Arabi dominarono questi luoghi per 400 anni e diedero all’isola anche il nome Bent- el-Rhia che in arabo significa “figlia del vento”.