Annidato nella grandiosità della montagna e ricoperto da fiori colorati, Machu Picchu è la principale attrazione per i turisti che giungono in Perù ed è una tra le più emozionanti esperienze di viaggio che si possano fare al mondo.
È qui che si può comprendere la vera grandezza della civiltà peruviana che raggiunse in diecimila anni livelli di sviluppo inimmaginabili.
Si stima che la costruzione della cittadella fu intrapresa nella seconda metà del quindicesimoesimo secolo, durante il regno di Pachacutec e l’anno di Tahuantinsuyo.
Nonostante i tanti studi compiuti, la reale funzione dell’area è ancora un mistero: fu un luogo di sperimentazione agricola, una fortezza per difendersi dalle popolazioni amazzoniche, un osservatorio astronomico, un tempio per le “acclas” o donne devote al culto e all’Inca?
Nel 1911 il nordamericano Hiram Bingham, guidato da un contadino, Melchor Arteaga, arrivò a Machu Picchu e ne rivelò l’esistenza al mondo, chiamando questo sito “La città perduta degli inca”. Per i successivi tre anni, guidò una spedizione finanziata e scavò liberamente, trovando reperti come ossa, ceramiche ed oggetti ornamentali.
Definito nel 1981 Santuario Storico, due anni dopo viene dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e nel 2007 venne definita dalla New Open World Corporation una delle sette meraviglie del mondo.
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