Annidato nella grandiosità della montagna e ricoperto da fiori colorati, Machu Picchu è la principale attrazione per i turisti che giungono in Perù ed è una tra le più emozionanti esperienze di viaggio che si possano fare al mondo.
È qui che si può comprendere la vera grandezza della civiltà peruviana che raggiunse in diecimila anni livelli di sviluppo inimmaginabili.
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Foto di Andrea Menichelli
Si stima che la costruzione della cittadella fu intrapresa nella seconda metà del quindicesimoesimo secolo, durante il regno di Pachacutec e l’anno di Tahuantinsuyo.
Nonostante i tanti studi compiuti, la reale funzione dell’area è ancora un mistero: fu un luogo di sperimentazione agricola, una fortezza per difendersi dalle popolazioni amazzoniche, un osservatorio astronomico, un tempio per le “acclas” o donne devote al culto e all’Inca?
Nel 1911 il nordamericano Hiram Bingham, guidato da un contadino, Melchor Arteaga, arrivò a Machu Picchu e ne rivelò l’esistenza al mondo, chiamando questo sito “La città perduta degli inca”. Per i successivi tre anni, guidò una spedizione finanziata e scavò liberamente, trovando reperti come ossa, ceramiche ed oggetti ornamentali.
Definito nel 1981 Santuario Storico, due anni dopo viene dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e nel 2007 venne definita dalla New Open World Corporation una delle sette meraviglie del mondo.
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