Siete già con la mente proiettata verso l’estate? Anche io! C’è però un aspetto dell’organizzazione dei vostri viaggi che non dovete trascurare: il gatto. Spesso la scelta di portare o non portare il gatto in vacanza è dettata dalla necessità.
Il nostro amico a quattro zampe in effetti non è per sua natura avvezzo agli spostamenti, né ama i bagni al mare o al fiume come il cane. Se state pensando a che cosa fare, ecco qua alcuni consigli basilari che potrebbero aiutarvi a decidere.
Il top: vicini gattofili
Credo che il vicino, parente o amico gattofilo rappresenti la soluzione perfetta. Se andate in vacanza e lasciate il micio a casa, è possibile che non se la prenda troppo. Essendo io una persona distratta e frettolosa, la mia gatta non vede l’ora di spedirmi in ferie per godere ogni giorno di doppia e abbondante razione di cibo somministrata dal mio vicino (comprese, temo, eccezioni dietetiche che non approverei), nonché di una casa tutta per lei, senza l’ombra di bambini. Al nostro ritorno, ritroviamo sempre le piante più rigogliose e la gatta più grassa e più indolente, e non sono certa che sia felice di vederci. Se potesse parlare, chiederebbe al vicino di prenderla con sé, temo. 🙂
In caso di mancanza di vicino, esistono i pet sitter e i cat sitter, pronti a occuparsi del vostro micio in maniera professionale.
Pensione per gatti / in trasferta da amici
Se c’è qualcuno è disposto a occuparsi del vostro gatto durante le vostre vacanze, non sempre può recarsi a casa vostra quotidianamente, e può darsi che, per necessità, dobbiate far alloggiare il gatto presso amici o parenti. Naturalmente è meglio che il gatto conosca e si fidi della persona che lo ospiterà. Se ciò non fosse possibile, potete pensare a una pensione per gatti. Qualche consiglio sparso: visitate la pensione e accertatevi che sia adeguata, lasciate cibo sufficiente, la sua ciotola, eventuali medicinali e numero del veterinario. In ogni caso, tranquillizzate il gatto durante il viaggio, e se necessario procuratevi del calmante per gatti (mi dicono ci siano anche fiori di Bach adatti). Alcuni soffrono di mal d’auto. Attenzione anche alla musica che scegliete durante il viaggio: non spaventatelo con il metal, possibilmente.
Gatto in vacanza
L’alternativa più complicata è probabilmente portare il gatto in vacanza con voi. In genere i gatti non gradiscono gli spostamenti frequenti, e se avete tentato di mettere il vostro amico nel trasportino vi avrà manifestato lui stesso il suo disappunto. A meno che non lo abbiate abituato agli spostamenti sin da piccolo.
Vi lascio una check list niente affatto esaustiva da cui partire.
- Nel paese (o sul mezzo di trasporto su cui viaggiate, come treno o aereo) dove andate, siete tenuti a esibire i documenti del gatto (come passaporto, vaccinazione antirabbica)?
- Avete chiesto al veterinario un rimedio preventivo per mal d’auto o stress da viaggio? E avete verificato la necessità di qualche profilassi particolare (tipo filaria)?
- Vi siete accertati che la struttura dove alloggerete accetti di buon grado gli amici a quattro zampe?
- Avete portato con voi le sue crocchette preferite?
Avete consigli su qualche luogo che avete visitato e che avete trovato particolarmente adatto a una vacanza con il gatto?