Se volete una vacanza tradizionale, vi sconsiglio il Perù. L’altitudine, le salite a corto di respiro e il bus che sussulta continuamente per la condizione delle strade vi faranno desiderare di aver scelto una qualche altra metà più rilassante.
Ma se quello che state cercando è un viaggio, il genere di viaggio che vi fa tornare a casa con la voglia di ripartire… ecco, il Perù è quello che fa per voi.
Le giornate vi porteranno a una notevole stanchezza fisica e mentale. All’aumentare dell’altitudine, la vostra digestione rallenterà e vi sentirete pesanti. Insomma, il Perù vi metterà alla prova in diversi modi.
Ma, se solo sarete abbastanza coraggiosi da imbarcarvi in questo viaggio imprevedibile, un po’ come un terno al lotto, una volta di ritorno verso l’Italia vi sentirete esattamente come mi sto sentendo io. Sradicata da un posto che mi ha adottato per le ultime settimane. Nostalgica per delle strade che ormai chiamavo casa e delle persone che non mi hanno fatto sentire straniera neanche un momento. Quello che però davvero sarà diverso, sarà il vostro sguardo verso il mondo. Il modo in cui lo percepite e vi trapassa la pelle.
Ecco, il Perù mi ha fatto ritrovare me stessa nel senso che mi sono scoperta dall’altro lato del mondo. Mentre andavo alla scoperta di siti archeologici incredibili, districandomi tra il minimalismo inca e il forzato barocco spagnolo. Mentre gustavo le prelibatezze di un paese che si distingue da regione a regione, da città a città. E se il lunedì si mangiava ceviche, il martedì toccava alla carne di alpaca, così tenera da sciogliersi ad ogni morso. Un paese dove non c’è la cultura del vino, ma dove è possibile trovare birre a fermentazioni altissime che saranno in grado di corroderti lo stomaco. Mi sono ritrovata mentre esploravo le saline di Maras nella valle sacra nelle vicinanze di Cusco. Ho intinto un dito nelle sue acque salate e ho fatto una di quelle cose che fanno i bambini, mettendosi le dita in bocca. Nessuno mi ha giudicato, qualcuno ha sorriso. E mentre l’acqua salata mi bruciava la gola, facendomi cambiare bruscamente espressione, mi sono sentita appartenere a questo luogo.
In Perù è ancora permessa l’umanità in tutti i suoi gradi, in tutte le sue declinazioni. Ho visto persone disperarsi e altre ridere di gusto. Ho visto bambini vivere su isole galleggianti mentre decine di turisti scattavano loro foto. Ho visto una nazione che si è dovuta reinventare, spostando il centro della sua economia dall’agricoltura al turismo. Ho visto persone che se solo gli fosse stata data una possibilità, avrebbero agito oltre ogni aspettativa per cambiare la loro vita.
Mi sono sentita ingrata verso la vita che mi è stata data. Ecco cosa mi ha davvero cambiato. Mi sono vista allo specchio in questo paese meraviglioso. Mi sono vista in tutti i miei colori, anche quelli di cui vado meno fiera. Mi sono vista e ho deciso che la prossima volta che torno voglio piacermi di più. Voglio che la mia vita sia regolata da casuali atti di gentilezza verso chiunque, ogni giorno. Voglio essere migliore per coloro a cui non è stata data una possibilità tanto fortunata come la mia.
Per tutte queste ragioni: #PartiPerUnViaggio e scopri il Perù!