Settembre è spesso considerato come un mese di transizione: molti viaggiatori sono appena tornati dalle vacanze estive, altri invece devono ancora decidere se andare a svernare per una settimana ai Caraibi o alle Maldive. Le famiglie che hanno bambini sono invece impegnate con inserimenti, primi giorni di scuola, acquisti di libri e quindi poco tempo per pensare ad una vacanza in qualche meta tropicale. Per tutti coloro che, al contrario, possono partire quando vogliono o che non hanno ancora fatto le vacanze estive, Settembre è il momento giusto per una vacanza a Capo Verde. Un paradiso per sub e surfisti, ma anche chiese gotiche, fortezze del cinquecento e cittadelle coloniali. Un viaggio nell’arcipelago africano, da poco iscritto nel patrimonio mondiale dell’umanità.
Dove si trova Capo Verde
Questo arcipelago, situato a 500 chilometri dal Senegal nell’Oceano Atlantico, è formato da dieci isole di origine vulcanica: Santo Antao, Sao Vicente, Sao Nicolau, Santa Luzia, Fogo, Brava, Sal, Boavista, Santiago e Maio – tutte con un clima tropicale e pochissimi giorni di pioggia in un anno. Per raggiungere le isole di Capo Verde dall’italia si impiegano solo sei ore e mezzo di volo, quindi per chi desidera una vacanza in stile tropicale non è faticoso raggiungere Capo Verde. Anche i prezzi dei pacchetti vacanza sono abbastanza contenuti ed oscillano, in base al periodo dai 700€ ai 1000€ a persona.
Capo Verde: isola per isola
A Capo Verde non si può solo prendere il sole: ogni isola si differenzia per unicità culturali e naturalistiche, ecco perchè bisogna organizzarsi e cercare di visitarle tutte, magari allungando a due settimane la vacanza.
Le isole più conosciute e quindi anche più commerciali sono l’isola di BoaVista e l’isola di Sal, dove appunto si concentra la maggior parte dei villaggi turistici. Sal offre ai suoi visitatori un paesaggio spettacolare, con le sue saline lunari e le distese di sabbia lambite dal mare trasparente. La sua spiaggia più famosa è quella di Santa Maria, paradiso per i surfisti e per i sub, che si immergono nella baia di Buracona, a nordovest, nei bacini di origine vulcanica come l’Olho azul (l’occhio azzurro), un buco nella roccia sopra le acque dell’Atlantico. Anche l’isola di Boavista è indicata per le immersioni: la spiaggia di Santa Monica è considerata la più bella dell’arcipelago, mentre su quella di Ervatao è possibile andare di notte per osservare la deposizione delle uova della tartaruga comune.
A Santo Antao si rimane incantati dal paesaggio formato da montagne alternate ai vasti altipiani, ai sentieri tortuosi, i boschi di pini, cedri ed eucalipti alle zone aride, pietrose. Sant’Antao è la conferma che l’arcipelago di Capo Verde è una continua contraddizione di paesaggi e di clima.
L’isola di Santiago è l’isola più africana dell’arcipelago. Qui non bisogna perdersi sia la Cidade Velha sia Praia, vivacissima città dove salire su un caratteristico aluguer – camioncino-taxi collettivo – per spostarsi da una città all’altra. Cidade Velha è diventata famosa in tutto il mondo poichè è stata iscritta di recente nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. La cittadella è stata fondata nel 1462, data che segnò l’inizio della conquista coloniale portoghese sull’arcipelago.
L’isola di Maio è probabilmente una delle più naturale dell’arcipelago e presenta una folta colonia di uccelli marini. All’estremo sud, sull’isola di Fogo, spicca la Caldeira, il grande cratere del vulcano Pico de Fogo, il Pico Pequeno, meta di avventurosi percorsi di trekking e il capoluogo Sao Filipe con i suoi sobrados (case padronali), eredità coloniale portoghese.
Vicinissima a Fogo, sorge Brava, l’isola dei fiori, raggiungibile esclusivamente via mare, con i paradisi naturali per gli escursionisti. Infine se vi avanza del tempo potete fare una passeggiata per l’isola di Santa Luzia, l’unica isola disabitata.
Cosa comprare e cosa mangiare
Per sorprendere parenti e amici al vostro ritorno ecco due utili indicazioni per trovare souvenir caratteristici. A Praia, nell’isola di Santiago, recatevi al Mercato delle Pulci di Sucupira, dove sulle bancarelle si trova di tutto: bigiotteria, vestiti africani dai colori sgargianti, profumi, mobili. Un vero e proprio dedalo di vicoli, fortificato come un castello. Sempre a Praia non perdetevi il Mercato di Assomada, il più grande di CapoVerde, che si svolge il mercoledì e il sabato e dove è possibile trovare verdura, frutta, pesce e carne. Accanto alle bancarelle dei prodotti si trovano punti di ristoro dove assaggiare i piatti tipici.
A proposito di piatti tipici, due sono quelli più gustosi: l’arroz de moriscos, risotto ai frutti di mare e il caldo de peixe, zuppa di pesce. Altri piatti da menzionare che combinano sia la cultura portoghese, sia la cultura capoverdiana sono la cataplana, la zuppa di pesce cotta nella tipica pentola di rame a chiusura ermetica e per gli amanti della carne il kabritu, capretto in umido. Per chi ama l’aragosta.. Capo Verde è il luogo per eccellenza per gustare questo crostaceo.
Vi basta o volete altri buoni motivi per una vacanza a Capo Verde? Li abbiamo! Date un’occhiata ai Last Minute 😉
Foto in alto by ainda-718, seconda foto by Claudio Maugeri