Arroccata su sette colli in riva all’Atlantico con viste panoramiche da favola, una movida imperdibile, una cucina sobria ma gustosa, e avvolta da un’atmosfera intrigante e unica nel suo genere, la capitale del Portogallo è sicuramente tra le mete europee più originali da visitare, e cosa non da poco, per tutte le tasche.
Per visitare Lisbona come veri portoghesi, iniziate con il segnarvi un paio di espressioni:
- “Uma imperial, faz favor”: questa sarà la frase che più utilizzerete durante il vostro viaggio a Lisbona. Sempre se amate la birra, che raramente supererà il costo di 1€.
La birra piccola alla spina (molto leggera e rinfrescante), detta comunemente “imperial” si beve a qualsiasi ora e abbinata a qualsiasi cosa stiate mangiando; non è solo una bevanda, ma è un vero e proprio “partito”, anche per il fatto che esistono esclusivamente due marche (a parte qualche rara irruzione dei brand più famosi): la più antica Super Bock e la Sagres. Una sponsorizza gli eventi sportivi, l’altra gli eventi musicali; in poche parole a Lisbona o sei Super Bock o sei Sagres. - “Obrigado/a”: non è una parola, ma un dovere morale e significa “Grazie”. In Portogallo si ringrazia sempre e comunque, lo ripeterete fino allo sfinimento.
E adesso che sapete il “portoghese di sopravvivenza” siete pronti per andare alla scoperta di una delle città più magiche e controverse del mondo.
UNA GIORNATA DA “PORTOGHESE”
Colazione e prima vista della città
Il cielo del mattino portoghese è di un blu talmente intenso che non ha descrizioni, non perdetevelo mentre fate colazione al tavolino di uno dei tanti e piccoli chioschetti che riempiono Lisbona. I portoghesi sono magnifici pasticceri e con neanche 2 euro prenderete un bolo de Berlim e una bica (espresso e bombolone alla crema gigante) che vi daranno energia per i tanti km di camminata (consigliata) che vi aspettano tra gli infiniti viottoli della città. Anche il croissant misto (brioche salata con prosciutto e formaggio) o una fetta di torta della casa con una spremuta d’arancia sono ottime alternative per arrivare all’ora di pranzo senza morire di fame.
Durante la prima visita della città scoprirete casualmente scorci mozzafiato: il consiglio è di non dimenticarvi mai la macchina fotografica. Godetevi una fresca imperial in uno dei tantissimi “osservatori” naturali all’aperto e ammirate Lisbona in tutta la sua bellezza: il Miradouro de Sao Pedro de Alcantara con il suo parco, in pieno centro storico (il famoso Bairro Alto) e il Miradouro de Santa Luzia in Alfama (il quartiere vecchio della città). Quest’ultimo in particolare, si affaccia sul maestoso fiume Tejo (Tago), attraversato dall’ormai celebre Ponte 25 do Abril ispirato al Golden Gate Bridge di San Francisco. Il clima mite e l’aria fresca che soffia dall’Atlantico vi aiuteranno a raggiungere l’ora di pranzo senza fatica e pieni di entusiasmo dopo aver visto dall’alto praticamente tutta la città, piuttosto piccola per essere una capitale europea.
Pranzo e giro delle piazze
Al contrario di molte città europee, a Lisbona si mangia molto bene e soprattutto si spende poco. La specialità della casa sono gli spuntini: merenda mista, pastel de bacalhau, bifana e l’untissima tosta mista. Non cascate nei soliti ristoranti italiani o per turisti (carissimi e pessimi), ma avventuratevi nelle minuscole rosticcerie delle vie della capitale (guidati dal caratteristico odore di fritto) e non ve ne pentirete.
Vi accorgerete che il tempo a Lisbona non passa mai; i blandi ritmi portoghesi consentono di godersi appieno ogni momento della giornata, lasciando da parte i cattivi pensieri. Passeggiare per le piazze di Rossio (dove potrete bere la Ginjinha, liquore in infuso di amarena anche in bicchieri di cioccolato), Restauradores e Figueira, vi farà vivere momenti di estrema serenità che si potrebbero fondere insolitamente con sprazzi di malinconia… solo Lisbona è capace di creare e contrapporre tali stato d’animo in un’unica persona allo stesso momento: è l’aria che si respira a rendere tutto così contraddittorio e allo stesso tempo piacevole.
Di fronte al mercatino dell’artigianato di Rossio, date un’occhiata al Convento do Carmo, distrutto quasi interamente dal terremoto che colpì la città nel 1755 ma che ancora non si arrende allo scorrere del tempo, diventato ora un teatro all’aperto. A Lisbona tutto sembra antico e trasandato, ma ciò che lo è davvero è Alfama, il quartiere più vecchio della città, abitato perlopiù da famiglie del posto che ancora trascorrono il loro tempo chiacchierando sull’uscio di casa e vendendo pesce fresco per strada come una volta, rendendo l’atmosfera frizzante e caotica. Proprio qui potrete visitare il rinomato, seppur non appariscente Castelo do Sao Jorge e, pochi passi più a valle, l’imponente cattedrale di Sé. Se avrete la fortuna di trascorrere un martedì o un sabato mattina in Alfama potrete assistere per strada alla Feira da ladra, il controverso mercatino delle pulci, dove troverete qualsiasi cosa vi passi per la testa (anche in condizioni pessime, dato che i portoghesi vendono di tutto, oggetti rotti e perlopiù rubati o riesumati chissà dove).
E se sarete stanchi di camminare, ricordatevi che tutte le vie scoscese di Lisbona sono percorribili con lo storico èletrico 28, il tram a rotaie più antico della città, che da secoli trasporta migliaia di passeggeri ogni anno, e anche qualche ragazzino che si aggrappa “abusivamente” all’esterno ricevendo le ingiurie dei severi ma educati autisti.
Girando per le piazze capiterete sicuramente nella via principale: la maestosa Rua Augusta. Piena di negozi di ogni genere, musei e ristoranti (in cui non vi consiglio di entrare) e dominata dall’omonimo Arco, conduce alla ristrutturata e immensa Praça do Comercio, piazza fulcro dell’economia portoghese, dove è d’obbligo fermarsi e ammirare gli artisti di strada mentre si viene catapultati increduli nell’atmosfera irreale delle rive del Tago.
Dal Miradouro de Santa Caterina, facendo l’aperitivo sotto il sole del tramonto con la vostra imperial in mano, troverete ragazzi che bevono e chiacchierano, leggono o dipingono il panorama che si presta davanti a voi.
Lo scrittore portoghese Pessoa riporta: “Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole”. C’è qualcuno che riuscirebbe a contraddirlo?
…to be continued (spiagge, Belem, Lisbona di sera)…