Se siete stati in viaggio a Roma diverse volte, è probabile che ancora non abbiate terminato la vostra check list delle attrazioni turistiche: ci vorrà ben più di una gita a Roma per vedere i must.
Ma se state cercando scorci un po’ diversi, un po’ off the beaten track, dove non dovrete necessariamente fare lo slalom tra bastoni per selfie e finti gladiatori, ecco alcuni posti che potrebbero piacervi.
Roma non è nota per la capillarità dei mezzi pubblici, quindi armatevi di…piedi (io dopo i chilometri macinati in occasione della mia ultima visita, eviterò accuratamente di andare con le All Star).
Ah, i miei amici romani DOC mi hanno dato altri preziosissimi consigli, seguiranno altri itinerari sottovalutati dal turismo di massa (perché a noi piace così).
Garbatella
Ex quartiere popolare, reso noto a molti da cinema e tv, conserva ancora la sua specificità architettonica e culturale e, per chi vi abita, una dimensione “umana”. L’atmosfera è infatti quella di un paese all’interno della città e street art ed edifici che nascono come popolari convivono con lo stile più ricercato del “barocchetto romano”.
Fatevi una passeggiata e scoprite i vicoli, la parte storica e i lotti.
Se siete dei nostalgici della serie tv “I Cesaroni”, non potete non fare un salto alla “bottiglieria”, in piazza Giovanni da Triora.
Testaccio
Se vi piace l’archeologia industriale e l’off the beaten track un po’ fighetto, vi consiglio un giro al vecchio mattatoio al quartiere Testaccio. Riqualificato nei primi anni 2000, vale certamente una passeggiata: l’architettura e i rimandi all’utilizzo originario dell’area sono stati rispettati e ospitano oggi realtà culturali di vario genere, dando luogo a un’atmosfera tutta particolare: viva e attiva, ma con qualcosa di lugubre e maestoso (questa è stata la mia impressione).
Qui trovate il Macro, museo di arte moderna; la Città dell’altra economia (dove, tra le altre cose, vi è una piccola quanto interessante libreria per bambini) e centri sociali e di produzioni artistica e culturale.
Intanto che siete al Testaccio, fate un giro anche al Cimitero Acattolico accanto alla piramide Cestia (ne abbiamo parlato anche qui), e osservate il Monte dei Cocci, una collinetta alta circa 40 metri, costituita appunto da un ammasso di “cocci” di anfore olearie accatastate in epoca romana, ancora chiaramente visibili in alcuni punti.
Centrale Montemartini
Altro esempio di riqualificazione urbana (scusate, sono fissata), si trova nel quartiere ostiense. Fu la prima centrale elettrica della città di Roma: la sua costruzione risale agli inizi del 1900 e ospita oggi centinaia di sculture provenienti dai Musei Capitolini, che svettano tra le macchine con un risultato ben riuscito di sperimentazione espositiva. Mentre vi recate alla centrale Montemartini, il vostro sguardo verrà colpito dal suggestivo skyline regalato dal gasometro (o gazometro, secondo la pronuncia locale).
EUR
Lontano dalle attrazioni turistiche, il quartiere Europa fu costruito in epoca fascista per accogliere l’Esposizione Universale del 1942 (che poi non ebbe luogo). Trionfo dell’architettura razionalista: vi troverete maestosità, forme squadrate, costruzioni bianche, spazi verdi, cielo azzurro (ok, non necessariamente), sensazione di progettazione urbanistica con un pizzico di retorica. Da vedere, tra le altre cose: il Colosseo quadrato, Palazzo dei Congressi, l’Obelisco.
Parco Acquedotti
Fa parte del parco dell’Appia Antica e si trova nella zona sud est della città. Ricco di reperti archeologici immersi nel verde, è uno tra i parchi preferiti dai romani. Ideale per “riprendersi” dalla caotica città, senza interrompere l’esplorazione.