Nel cuore dell’Umbria, tra valli e foreste, si cela una meravigliosa sorpresa. In prossimità della frazione di Marmore, in provincia di Terni, il fiume Velino si tuffa nella sottostante gola scavata dal fiume Nera. I tre salti, dall’altezza complessiva di ben 165 metri, danno vita alle suggestive Cascate delle Marmore.
Le cascate
Le tre cascate sono inserite all’interno di un Parco Naturale ed è possibile contemplarle in tutta la loro bellezza percorrendo il sentiero che le costeggia, o sostando in uno dei due belvedere, in una suggestiva passeggiata tra la rigogliosa vegetazione. Per ammirarle in tutta la loro bellezza e potenza, bisogna però tener conto di alcune fasce orarie. Questo perchè l’acqua che le alimenta non scorre sempre a pieno regime. Il fiume Velino è infatti utilizzato per la produzione di energia elettrica e il suo flusso è quindi deviato e controllato. Questa loro caratteristica ne fa le cascate artificiali più alte al mondo.
La leggenda
Sulle origini delle Cascate delle Marmore esiste una leggenda singolare. Nella cultura popolare Umbra si narra infatti che la ninfa Nera si innamorò del giovane pastore Velino. Ai due era però vietato stare insieme a causa delle regole imposte dagli dei dell’Olimpo, ma i giovani innamorati le infransero. Giunone, infuriata, trasformò la ninfa in un fiume e Velino si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore credendo che Nera stesse annegando in quelle acque che prima non c’erano. Giove, per evitargli morte certa, durante il volo lo trasformò in acqua. Velino si salvò e potè così ricongiungersi con Nera per l’eternità.
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