Quattro curiosità sul Piemonte

Il Piemonte è una delle regioni più grandi d’Italia, ponte di collegamento tra l’Italia, la Svizzera e la Francia.
Sono diverse le curiosità su questa regione, dalle più comuni alle più inusuali, e che incentivano la curiosità dei viaggiatori nel scoprire questo territorio dalle tante sfaccettature.

Volete conoscere le curiosità sul Piemonte? Non vi resta che scoprire le quattro tra le più interessanti che abbiamo raccolto.

1. Una regione, tante lingue

Solo in questa regione si parlano differenti lingue, tutte riconosciute come ufficiali. Per proteggere le realtà culturali e le minoranze etniche presenti nella regione piemontese si è provveduto riconoscere alla regione cinque differenti lingue storiche: il piemontese, il francoprovenzale, l’occitano, il francese e il walser, una lingua di origine germanica utilizzata dai coloni alemanni.
Per la sua posizione il Piemonte ha da sempre subito diverse influenza culturali e linguistiche e gli attuali confini della regione sono stati definiti solo in seguito alla seconda guerra mondiale, con la cessione della Savoia alla Francia.

2. La prima capitale d’Italia

Questa regione ha ospitato la prima capitale d’Italia. Al tempo dell’unione nazionale nel 1861, infatti, la sede del governo e quindi il fulcro politico del paese era concentrato ancora in a Torino, di preciso a Palazzo Corigliano, già sede del Parlamento Subaplpino. La città resto capitale d’Italia fino al 1864, quando il testimone passò nelle mani di Firenze. Roma divenne capitale della nazione solo nel 1871, dopo il ritiro della scomunica da parte del Papa nei confronti dei Savoia.
Una curiosità certamente non da poco!

3. Le origini del gianduiotto

Il gianduiotto è il dolce piemontese per eccellenza. Le origini di questo cioccolatino sono particolari. La consumazione del cioccolato in questa regione avveniva già nel 1559, sebbene solo in forma di bevanda liquida. Nel 1826 fu il pasticcere valdese Paul Caffarel a dare vita al primo cioccolatino di forma solida. Da quel momento la tradizione dei cioccolatieri piemontesi si è perfezionata arrivando fino alle mani di Michele Prochet che unì questo impasto con una crema di nocciole sminuzzate. Ma perché questo nome? Tutto è riconducibile alla maschera del Carnevale tipicamente piemontese, Gianduia. Fu proprio lui che in quell’anno durante le celebrazioni dei Carnevale distribuì questi cioccolatini dalla forma a barca che subito raggiunsero il successo. Da allora vennero identificati con la sua maschera e da qui i gianduiotti.

4. Il Bicerin di Torino

I locali storici a Torino sono centinaia, ma una menzione particolare va al caffè Al Bicerin, il caffè più antico della città, situato nel Quadrilatero e tana di artisti ed intellettuali. Questo piccolo locale custodisce gelosamente la ricetta segreta del bicerin, la bevanda calda diventata uno dei simboli della città. Il bicerin, è stato infatti inventato proprio qui e qui viene oggi servito in bicchieri di cristallo, a lume di candela. Diventato presto un cult e tutt’ora apprezzatissimo, è una bevanda creata a partire da ingredienti semplici: crema di latte unita a caffè espresso fatto al momento e cioccolata calda. Tre strati di tre consistenze diverse che è bene non mischiare per godere fino in fondo!

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