Arte & storia in Campania

Curiosando fra tradizione e bellezze campane

Gli Antichi Romani consideravano la Campania una terra felice, terra felix. Perché proprio questo aggettivo? Questa regione è da sempre stata accostata alla fertilità e prosperità, simboli di benessere e civiltà. Arte, natura, paesaggi, tradizione e cucina, baluardo di italianità in tutto il mondo e da tutti apprezzata, conferiscono alla Campania la bellezza di cui è portatrice.

Oltre al mare, al sole, la musica, la buona cucina e l’allegria della gente, la Campania è una delle regioni italiane più particolari e caratteristiche, capace di nascondere peculiarità strane e curiosità che la rendono ancora più affascinante del previsto.

Ti va di scoprire qualche interessante curiosità campana insieme a noi? Seguici!

1. Arte nella metro di Napoli.

Una novità recente, realizzata poco meno di due anni fa, è legata alla stazione della metropolitana, la linea 1 fermata Toledo. La fermata Toledo, infatti, è stata nominata dal giornale britannico Telegraph la più bella d’Europa, finendo in cima al podio e vincendo la concorrenza con le altre 21 stazioni scelte come tra le più belle mai realizzate. Unica nel suo genere, si può considerare a tutti gli effetti una bellissima opera d’arte sotterranea.
Napoli, grazie al contributo di artisti e architetti contemporanei, ha realizzato il “progetto dell’arte”, il cui scopo è stato quello di rendere le stazioni della metropolitana delle vere e proprie opere d’arte. In particolare, la fermata Toledo gode di una peculiarità distintiva: la sua atmosfera suggestiva è data dall’ambiente psichedelico che si alterna tra blu e viola composto da mosaici a motivi marini che, grazie all’istallazione di due LED, rievoca il paesaggio marino riproducendo il continuo movimento delle onde.
Si consiglia a tutti i visitatori di non perdere questo spettacolo artistico underground!

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2. San Leucio o Ferdinandopoli?

San Leucio è una frazione di Caserta dal 1992, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La particolarità di questo luogo è data dal fatto che, nel 1789, venne fatta costruire dal Re Ferdinando IV di Borbone come “casa vacanza” con l’idea di creare una città ad integrazione della colonia di San Leucio.
A ridosso della Reggia di Caserta, il piano pensato da Ferdinando IV prevedeva, infatti, l’allargamento della colonia di San Leucio e la creazione di Ferdinandopoli, una città operaia che avrebbe gravitato attorno all’industria della seta. L’antica seteria, di cui oggi è possibile ammirare i resti, rappresentava il cuore di San Leucio e la materia prima, la seta da filare, era generata da bachi allevati nel casertano.
Grazie alla storia, San Leucio gode ancora oggi della fama di essere stata una città utopica e primo esempio di repubblica socialista della storia moderna.
E’ presente il museo della seta con telai antichi restaurati e funzionanti facenti parte delle prestigiose fabbriche reali: oltre che un luogo di ammirazione, è un punto di ritrovo per tutti gli amanti della storia e per chi desidera essere proiettato indietro ai tempi di fine 1700.

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