Due curiosità marchigiane

Ripatransone e Braccano

Le Marche sono una regione dalle mille sfaccettature, costernate di verde e colline, arte, cultura e storia. Le curiosità che riguardano questa terra sono molteplici e non occorre necessariamente essere un marchigiano doc per conoscerle! Un tratto altamente caratteristico di questa regione sono i suoi borghi storici, alcuni dei quali possiedono peculiarità che li contraddistinguono nel loro insieme.

Abbiamo deciso di parlarvi, in particolare, di due paesini distintivi: Ripatransone e Braccano. Seguiteci e scoprite questi luoghi speciali insieme a noi!

1. Ripatransone e il suo vicolo più stretto d’Italia

Ripatransone è un borgo ascolano di circa 4.000 abitanti, situato su un alto colle e con una vista mozzafiato sull’Adriatico. E’ uno dei centri più antichi della regione che si articola su una serie di stradine che portano a scorci caratteristici e piccole piazze. Relativamente a questi sentieri sparsi ed articolati, il paese vanta un primato: il vicolo più stretto d’Italia (se non del Mondo) si trova proprio a Ripatransone ed è indubbiamente un punto di grande interesse per i visitatori.
Il vicolo si trova nel cuore del centro storico, ubicato in un complesso del XV secolo, ed è stato rivalutato nel 1968. E’ ampio 43 cm e si restringe fino a raggiungere i 38 cm: un vicolo a misura d’uomo a tutti gli effetti!
L’Ufficio Turistico di Ripatransone rilascia un attestato a chiunque attraversi le sue scale.
Un’ulteriore curiosità del paese, questa volta di tipo gastronomico, è il ciavarro: in dialetto ripano “lu ciavarre”, è un piatto originario della Città di Ripatransone, una sorta di zuppa a base di ben 12 varietà di cereali e legumi: fagioli rossi, fagioli cannellini, fagioli borlotti, fagioli bianchi di Spagna, piselli secchi, ceci, fava, favino, cicerchia, lenticchie, grano e granoturco.
Un tempo, era tradizione per le famiglie cucinare questo piatto il 1° Maggio, quando si svuotavano le dispense e si cucinavano le rimanenze.

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2. Braccano: un museo a cielo aperto

Tra i colli maceratesi, sorge Braccano, una frazione di Matelica, in provincia di Macerata. Di per sé, questo paese si presenta nella sua semplicità, come un piccolo borgo alle pendici del Monte San Vicino. Tuttavia, la sua peculiarità è quella dell’essere una fonte di attrazione per gli amanti della street art: l’Amministrazione Comunale ha deciso di commissionare agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, Urbino e Brera la creazione di murales vivaci e alternativi lungo le vie del paese.
L’esposizione delle opere a cielo aperto ha avuto inizio a partire dal 2001 e non sono stati solo gli studenti a concretizzare questo progetto, ma sono accorsi a Braccano anche diversi artisti internazionali che hanno dato il loro contributo nella realizzazione di questo museo a cielo aperto.
Naif e anti-convenzionali, tra i murales più interessanti c’è quello di un lupo, dipinto all’entrata del paese, simbolo di Braccano.
Terminato il tour artistico, si consiglia di fare tappa al Monumento dell’Eccidio di Braccano, un memoriale in ricordo della morte di partigiani avvenuta nel 1944.

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